Incontro del 20 ottobre
Agostino aveva dato, dell’espressione “giustizia di Dio”, la stessa spiegazione di Lutero tanti secoli prima. “La giustizia di Dio (justitia Dei) -aveva scritto- è quella grazie alla quale, per sua grazia, noi diventiamo giusti, esattamente come la salvezza di Dio (salus Dei) (Sal 3,9) è quella per quale Dio salva noi” … Gregorio Magno aveva detto: “Non si perviene dalle virtù alla fede, ma dalla fede alle virtù”. E san Bernardo: “Io, quello che non posso ottenere da me stesso, me lo approprio (usurpo!) con fiducia dal costato trafitto del Signore, perché è pieno di misericordia. …
E che ne è della mia giustizia? O Signore, mi ricorderò soltanto della tua giustizia. Infatti essa è anche la mia, perché tu sei per me giustizia da parte di Dio (cf. 1 Cor 1, 30)”. Tommaso d’Aquino era andato anche oltre. Commentando … “la lettera uccide, mentre lo Spirito da la vita” (2 Cor 3,6), egli scrive che per lettera si intendono anche i precetti morali del vangelo, per cui “anche la lettera del Vangelo ucciderebbe, se non si aggiungesse, dentro, la grazia della fede che sana”.
Raniero Cantalamessa